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Chi siamo

Una storia lunga 150 anni

L'Associazione della Croce Rossa Italiana, organizzazione di volontariato, ha per scopo l'assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Associazione di alto rilievo, è posta sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica. La CRI fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei Paesi in conflitto, e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi.

Il Movimento Internazionale della Croce Rossa 
è un'organizzazione istituzionalizzata nel 1928 dalla XIII Conferenza Internazionale dell'Aja e coordina numerosi membri: il Comitato Internazionale della Croce Rossa, la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa e le Società Nazionali.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha sede a Ginevra, è una organizzazione neutrale e indipendente che assicura aiuto umanitario e protezione alle vittime delle guerre e delle violenze armate; nei conflitti armati il CICR è responsabile delle attività internazionali di soccorso di tutto il Movimento.

La Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa
 ha sede a Ginevra. Sua attività specifica è quella di agire in qualità di organo permanente di coordinamento tra le Società Nazionali e portare ad esse assistenza, soccorso alle vittime delle catastrofi, organizzando e coordinando l'azione di soccorso a livello internazionale delle Società Nazionali; inoltre si impegna a favorire la creazione e lo sviluppo di nuove Società Nazionali e a collaborare con il CICR nella diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. Alla Federazione aderiscono 190 Società Nazionali.

Le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa create in origine per soccorrere i soldati feriti o malati affiancando i servizi sanitari delle Forze Armate, le Società nazionali svolgono ora numerose attività sia in tempo di pace che in tempo di guerra come ausiliarie dei poteri pubblici. In base al principio di Universalità tutte le Società Nazionali hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente. Il rapporto tra società nazionali consorelle è paritario e prioritario, pertanto qualsiasi operazione in un paese estero deve necessariamente avere l'accordo della croce rossa o mezzaluna rossa locale.

I Sette Principi fondamentali
Garanzia e guida delle azioni sono i sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa, che ne costituiscono lo spirito el'etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità. Adottati nella 20a Conferenza Internazionale della Croce Rossa, svoltasi a Vienna nell'ottobre del 1965, i Principi Fondamentali sono garanti dell'azione del Movimento, ma anche della CRI e di ogni suo singolo volontario.

Regolamento sull'uso dell'emblema, dei patrocini e manuale di comunicazione

Manuale di comunicazione istituzionale Croce Rossa Italiana
 

Il nuovo Regolamento sull'uso dell'emblema, dei patrocini e manuale di comunicazione istituzionale è uno strumento fondamentale che si rivolge a tutti i soci e dipendenti dell'Associazione della Croce Rossa Italiana con lo scopo di definire gli elementi e le linee guida che devono caratterizzare l'uso dell'emblema, dei patrocini e la comunicazione istituzionale.

Il manuale si offre perciò come un vero e proprio strumento di lavoro che intende assicurare omogeneità e standardizzazione nei processi di comunicazione attraverso una razionalizzazione delle diverse modalità operative attualmente adottate dalle singole realtà territoriali della CRI Per Identità Visiva si intende l'insieme di tutti gli elementi che costituiscono l'immagine della CRI

Essi rappresentano il linguaggio stesso della CRI contribuendo a rafforzarne l'unità. Il manuale operativo nasce con l'obiettivo di garantire l'armonizzazione dei flussi di comunicazione interna ed esterna della CRI La comunicazione istituzionale, infatti, non deve essere soltanto pianificata e programmata, ma soprattutto condivisa e ciò si realizza mediante il coordinamento degli elementi e degli strumenti dell'immagine. 

Il manuale elenca tutti gli elementi che costituiscono gli standard grafici istituzionali e definisce le modalità di applicazione e le tecniche per una corretta personalizzazione. Il documento contiene le linee guida che riguardano il Logotipo e il Materiale Istituzionale, nonché i modelli relativi alla documentazione da utilizzare per la comunicazione interna ed esterna dell'Ente. 

Una sezione è specificamente dedicata al Web e ai social, essendo ormai un importante e irrinunciabile veicolo per promuovere l'immagine e la conoscenza della CRI in Italia e nel mondo.

 

La Storia di Croce Rossa

Il 24 giugno 1859, 2° guerra di indipendenza italiana, una delle battaglie più sanguinose del 1800 si consumò sulle colline a sud del Lago di Garda, a San Martino e Solferino. Trecentomila soldati di tre eserciti (Francese, Sardo-Piemontese e Austriaco) si scontrano lasciando sul terreno circa centomila fra morti, feriti e dispersi. Castiglione delle Stiviere è il paese più vicino, 6 chilometri da Solferino, dove esisteva già un ospedale e la possibilità di accedere all'acqua, elemento fondamentale nel soccorso improvvisato ai novemila feriti che, nei primi 3 giorni, vennero appunto trasportati a Castiglione.

Lì si trovava un giovane svizzero, Jean Henry Dunant , venuto ad incontrare per i suoi affari Napoleone III. Egli si trovò coinvolto nel terribile macello, aggravato dall' "inesistenza" della sanità militare, e descrisse il tutto mirabilmente nel suo testo fondamentale: Un Souvenir de Solferino, tradotto in più di 20 lingue. Dall'orribile spettacolo nacque in H.Dunant l'idea di creare una squadra di infermieri volontari preparati la cui opera potesse dare un apporto fondamentale alla sanità militare: la Croce Rossa. Dal Convegno di Ginevra del 1863 (26-29 ottobre) nacquero le società nazionali di Croce Rossa, la quinta a formarsi fu quella italiana. Nella 1° Conferenza diplomatica di Ginevra che terminò con la firma della Prima Convenzione di Ginevra (8-22 agosto 1864) fu sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario. 

Ferdinando Palasciano, illustre clinico italiano aveva fino dall'Aprile del 1861 sostenuto l'idea della neutralità dei feriti e la moltiplicazione senza limiti dei servizi sanitari. Il fondatore della Croce Rossa Italiana è il medico milanese Cesare Castiglioni ed il primo Comitato italiano è quello di Milano nato il 15 giugno 1864.
Battaglia di Solferino
 
Libro
 

I Principi Fondamentali

Garanzia e guida delle azioni sono i sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa, che ne  costituiscono lo spirito e l'etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità.
Adottati nella 20ª Conferenza Internazionale della Croce Rossa, svoltasi a Vienna nell'ottobre del 1965, i Principi Fondamentali sono garanti dell'azione del Movimento, ma anche della C.R.I. e di ogni suo volontario e aderente.
Logo Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa
 
Umanità
 
Nato dall'intento di portare soccorso senza discriminazioni ai feriti sui campi di battaglia, il Movimento della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in campo internazionale e nazionale, si adopera per prevenire e lenire in ogni circostanza le sofferenze degli uomini, per far rispettare la persona umana e proteggerne la vita e la salute; favorisce la comprensione reciproca, l'amicizia, la cooperazione e la pace duratura fra tutti i popoli.

Nota: non è solo il soccorso l'impegno primario del Movimento. ma anche la prevenzione della sofferenza. Per questo motivo tutti gli operatori  si preoccupano di diffondere l'educazione alla salute e la conoscenza dei principi fondamentali e del DIU.
 
Umanità
 
Il Movimento non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza,  religione, classe o opinioni politiche. Si sforza di alleviare le sofferenze delle persone unicamente in base ai loro bisogni,dando la priorità ai casi più urgenti.

Nota: per rispettare la persona umana è necessario rispettare la sua vita, la libertà, la salute, le sue idee e i suoi costumi, eliminando quindi i concetti di superiorità e di inferiorità.
 
Umanità
 
Al fine di continuare a godere della fiducia di tutti, il Movimento si astiene dal partecipare alle ostilità di qualsiasi genere e alle controversie di ordine politico, razziale e religioso.
 
 
Indipendenza
 
Il Movimento è indipendente. Le Società Nazionali, quali ausiliari dei servizi umanitari dei loro governi e soggetti alle leggi dei rispettivi Paesi, devono sempre mantenere la loro autonomia in modo che possano essere in grado in ogni momento di agire in conformità con i principi del Movimento.
 
Umanità
 
Il Movimento è un'istituzione di soccorso volontario non guidato dal desiderio di guadagno.

Nota: il volontario è la persona che aderisce all'organizzazione di sua spontanea volontà e senza alcuna costrizione. Questo però non toglie che alcune prestazioni possano essere retribuite per i dipendenti, ovvero quanti fanno una scelta di vita professionale di aderire ai Principi del Movimento e di aiutare il prossimo .
 
Unità
 
Nel territorio nazionale ci può essere una sola associazione di Croce Rossa, aperta a tutti e con estensione della sua azione umanitaria all'intero territorio nazionale.
 
Universalità
 
Il Movimento internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in seno al quale tutte le società nazionali hanno uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente, è universale.

Nota: ogni programma di sviluppo della CRI si fonda su una visione globale dei bisogni, sulla cui base essa forgia strutture e servizi, richiede la partecipazione dei destinatari rafforzandone le loro capacità e contribuendo al miglioramento delle loro condizioni di vita.

Dal 1986 al 1992
Il 07/12/1986 un piccolo gruppo di Volontari, alcuni provenienti dall’Associazione Croce Bianca Nichelinese ed altre dalla vicina unità CRI di Moncalieri, costituirono la Delegazione di Nichelino. Grazie allo spirito di intraprendenza dei Volontari, che si autotassarono per affrontare le spese iniziali, tra cui l’acquisto delle divise, si cercò di acquistare un’ambulanza per espletare i servizi. L’arrivo dell’ambulanza fu reso possibile attraverso l’inoltro di una richiesta di contributo da parte di alcuni volontari dipendenti dell’azienda Garosci (attuale Carrefour). Il direttore del supermercato accolse la richiesta e donò la prima ambulanza nel 1987.
Anche se il numero dei Volontari era limitato, si cercò da subito di coprire il servizio sulle 24 ore, informando la popolazione locale dei servizi offerti dalla neonata Delegazione e riducendo al massimo i servizi svolti sul territorio di competenza delle altre Associazioni.
L’abilità e l’astuzia di presidiare con continuità la linea telefonica, ha permesso col tempo di acquisire credibilità, affidabilità, un buon numero di servizi di istituto e di inserirsi nell’allora Servizio di Emergenza (Torino Urgente 5747).
In poco tempo il Gruppo di Nichelino si sviluppo e nel 1990 riuscì ad ottenere in uso dal Comune una nuova sede, ex scuola elementare, composta di due prefabbricati.
Nel primo fabbricato è stato possibile allestire una sala d’attesa con televisore ed un servizio igienico ed un ufficio riservato.
Nel secondo fabbricato è stato allestito l’ufficio amministrativo, la Presidenza, la Segreteria, l’Ispettorato ed il dormitorio.


1993
Nel 1993 la Delegazione fu elevata a Sottocomitato.
Nello stesso anno, per volontà dell’I.V. Sorella Sala Adriana, del gruppo di Chivasso, ma residente a Nichelino, per far fronte alle numerose richieste degli Assistenti Sociali, con l’interessamento dell’allora Sindaco, dott. Angelino Riggio, venne aperto un Ambulatorio CRI. I locali vennero condivisi con quelli dell’U.S.S.L. 33, destinati al servizio di Guardia Medica. L’attività, prestata in forma gratuita alla popolazione, riguarda la terapia iniettiva e la misurazione della pressione.
Tutti i Volontari sotto la guida dell’Ispettore dei Volontari, Pasqualino Demichelis, e dell’allora Presidente, Sterchele Roberto, hanno partecipato attivamente alla ristrutturazione dei locali e degli spazi: realizzando tettoie, asfaltando cortili, ecc …
L’attività aumentò gradatamente e grazie all’acquisizione di nuovi mezzi fu possibile mantenere la convenzione per il servizio urgente e stipulare nuove convenzioni per il trasporto di emodializzati e di infermi con l’U.S.S.L. 33. Inoltre non venivano mai rifiutati i trasporti privati, le dimissioni ospedaliere e i viaggi a media e lunga percorrenza.

Grazie ai corsi di formazione il Gruppo continuò a crescere raggiungendo le 250 unità.

1994
Nel 1994 il Gruppo acquisì un mezzo fuoristrada ed un gommone con motore ed un carrello per il traino.


1995
Nel 1995, dopo l’esperienza dell’alluvione, l’Ispettorato cercò di formare nuovi settori di attività quali la Protezione Civile e gli OPSA (Operatori Polivalenti per il Salvataggio in Acqua) ed intensificò i contatti con il Comune per l’acquisizione di altri mezzi speciali.
A causa del poco spazio disponibile per il ricovero dei mezzi, è stata acquistata una struttura prefabbricata riutilizzabile per il parcheggio di 6 mezzi.
Alla fine del 1995 su espressa richiesta del Sindaco del Comune di Castagnole Piemonte, grazie all’interessamento di sorella Sala Adriana è stato fondato un gruppo di Volontari del Soccorso.

1996
Dal 1996 è stato costituito un Gruppo di Educazione e Formazione che ha riorganizzato i corsi per gli Aspiranti Volontari e quelli di aggiornamento, in linea con le disposizioni regionali in essere in quell’anno. Per lo svolgimento dei corsi, purtroppo, l’attività veniva svolta di volta in volta il locali a pagamento, messi a disposizione da Comune o Chiese, non avendo a disposizione adeguati spazi all’interno della sede.

1997
Nel 1997 data l’impossibilità di gestire nello stesso spazio Amministrazione, Ispettorato e Presidenza si è reso necessario affittare un piccolo alloggio nel caseggiato di fronte alla sede per ospitare la Presidenza e l’Amministrazione.
Grazie alla donazione da parte del Comune di Torino di due motocicli dismessi dal Corpo di Polizia Municipale, è stato possibile realizzare l’allora unico gruppo motociclistico CRI della Regione Piemonte. I motocicli, con livree CRI, sono stati attrezzati per seguire manifestazioni sportive, ciclistiche e podistiche, fornendo la possibilità di un primo soccorso sanitario con ampia libertà di azione.
Nello stesso anno il Comune di Nichelino individua un’area (area di 2510 mq nei pressi di Cascina Pallavicino) a cui assegnare il diritto di superficie per la realizzazione della sede Cri di Nichelino (Deliberazione della Giunta Comunale n°830 del 25-09-1997) e precisa che l’area sarà assegnata dopo presentazione di un progetto preliminare. L’attuale Presidente del Comitato, STERCHELE Roberto, fa realizzare un progetto di massima e con relativo piano finanziario dallo Studio Amirante Architetti Associati, senza però stipulare alcun disciplinare e fornire alcun compenso professionale

1998
Nel 1998 è stata inaugurata un’ambulanza dedicata al trasporto pediatrico e neonatale, anche a lungo raggio, specificatamente attrezzata e sono stati presicontatti con l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino ed i reparti pediatrici dei maggiori ospedali della provincia al fine di stipulare idonee convenzioni.
Nello stesso anno è stata stipulata una convenzione con l’Azienda Ospedaliera CTO/M.Adelaide di Torino per garantire il servizio di trasporto dei pazienti che venivano recuperati dall’eliambulanza con un’ambulanza di rianimazione, verso il più idoneo Pronto Soccorso.
Il 20 novembre dello stesso anno l’attuale Commissario del Comitato Locale di Nichelino, dott. GONELLA Guido, scrive una lettera al Presidente del Comitato Provinciale di Torino, dott. CALVANO Antonino, descrivendo dettagliatamente la situazione del gruppo CRI da lui diretto e informando della deliberazione n°108 del C.C. chiedendo di inoltrare al Comitato Centrale fondi per la costruzione di una sede idonea. In tale comunicazione si evidenziano le problematiche delle strutture all’epoca ed ancora oggi utilizzate del Comitato di Nichelino.

1999
Nel 1999 il Commissario Guido GONELLA, con la collaborazione della Volontaria S.lla SALA Adriana proposero al Comune di ottenere l’assegnazione dell’area (dove edificare la nuova struttura) sull’attuale zona in uso alla CRI, prospiciente via D. Chiesa nel tratto compreso tra via Sauro e via Toti, e presenta un relativo progetto preliminare (21 aprile) redatto a titolo gratuito dallo studio tecnico Spolmona & Vitali ( via Giolitti n°24 – 10123 TORINO) dopo richiesta del Commissario Gonella. Il Consiglio Comunale di Nichelino approva il progetto preliminare e relativo schema di convenzione con la delibera n°54 del 25 maggio.
Parallelamente vengono avviate le pratiche per richiedere al Comitato Centrale un fondo di £ 500.000.000 (la stima complessiva dell’opera Spolmona & Vitali ammontava a £ 3.000.000.000) – tramite il Comitato Provinciale – con richiesta del 22 giugno inviata al Comitato Centrale – 8° patrimonio – in data 22 luglio con documentazione allegata.
In data 19 ottobre il Comitato Centrale risponde (prot. 116605/R) chiedendo ulteriori informazioni riguardanti il piano finanziario e sottolinea la necessità di acquisire il diritto superficiario dell’area per 99 anni in quanto area destinata alla costruzione di un edificio a spese della CRI, piuttosto che la concessione in comodato d’uso per 30 stabilita dalla deliberazione n°54 del C.C. di Nichelino.
A seguito di quest’ultima verrà effettuata, dopo richiesta della CRI, dal parte del Comune di Nichelino una nuova Deliberazione del Consiglio Comunale (n° 106 pubblicata il 16 dicembre) in cui viene sostituito il punto 3° della D.C. n°54 concedendo il diritto superficiario dell’area per 99 anni; è doveroso precisare che il Comune di Nichelino ha conferito la possibilità di acquisire il diritto di superficie ma ciò e comunque subordinato alla sottoscrizione notarile della convenzione, e per far ciò e necessaria l’approvazione del Comitato Centrale.
L’ultimo atto dell’anno sarà la deliberazione n° 38 del 31 dicembre in cui vengono impegnati £ 200.000.000 (capitolo di bilancio n° 220 del 1999 del Comitato Provinciale di Torino) per le opere di realizzazione della nuova struttura di Nichelino a firma del commissario Gonella.Nel 2000 diventa Presidente del Comitato di Nichelino S.lla SALA Adriana. Il progetto della Spolmona & Vitali viene scartato in quanto troppo oneroso e da realizzarsi in un’unica soluzione e si richiede allo Studio Amirante Architetti Associati la stesura di nuovo progetto preliminare, suddiviso a lotti, a cui far continuare l’iter procedurale. Questa suddivisione è stata necessaria in quanto le risorse disponibili prevedevano di realizzare prima il primo lotto (sale volontari, dormitorio, centralino, salone polivalente, garage) ed in seguito il secondo lotto (uffici amministrativi)
Nel contempo viene approvata la deliberazione del C.C. n°106 del 1999 il Comitato Centrale, con corrispondenza datata 4 aprile (prot. 00842/00), comunica la documentazione da produrre per dare inizio all’iter procedurale per l’acquisizione del diritto di superficie, precisando comunque la necessità di stabilire un pino finanziario dell’opera in questione.

2001
Il 4 giugno 2001 viene presentato il progetto preliminare Amirante a lotti che verrà approvato, con relativa deliberazione del C.C, n°67 pubblicata 17 luglio. Tale documentazione verrà in seguito inviata al Comitato Centrale che risponderà in data 18 ottobre (prot. 2634/01) affermando la possibilità di realizzare, in seguito alla delibera del Consiglio CRI di Torino n°128 del 19/06/01, solo il primo lotto per un importo stimato di £ 1.362.150.000.
Alla progettazione dell’opera contribuiranno, a titolo gratuito, le seguenti figure professionali:
 Perito Industriale SARA’ Ezio – Via Ponchielli n°4 Nichelino – per quanto concerne la progettazione di impianti elettrici e termici;
 Ingegnere AUDINO Angelo – Via Torino n°95 Nichelino – per quanto riguarda la sicurezza dell’opera;
 Ingegnere RINALDIS Carmelo – Via 25 aprile n°20 Nichelino – per quanto concerne le strutture il cemento armato.

2002
In data 26 febbraio 2002 la CRI Nichelino, in risposta alla comunicazione del 18 ottobre, con un atto firmato congiuntamente dalla sig. SALA e dal dott. CALVANO spiegano le motivazioni al Comitato Centrale del cambiamento del progetto verso quello a due lotti ed esprimono l’intenzione di realizzare solo il primo lotto.
Dopo una richiesta da parte della CRI Nichelino in data 21 marzo la PROVINCIA DI TORINO comunica la disponibilità (22 maggio) ad assumere le funzioni di stazione appaltante per l’espletamento delle procedure di gara relative all’affidamento dei lavori per la costruzione della sede CRI di Nichelino.
In data 4 settembre La Giunta Esecutiva Nazionale della CRI delibera di accettare la concessione a titolo gratuito per la durata di 99 anni del diritto di superficie rilasciata dal Comune di Nichelino.
Nel frattempo la progettazione dell’opera secondo il progetto Amirante a lotti continua, e in data 20 dicembre verrà stipulato, dopo oltre cinque anni di lavoro congiuntogratuito, un disciplinare d’incarico tra la CRI e lo Studio Amirante Architetti Associati con un affidamento diretto per un importo di € 41.316,00 (iva e contributi escusi).
A cavallo tra i mesi di novembre e dicembre vengono effettuate, a cura del geologo TROSSERO Massimo, le analisi geologiche del terreno e ed il frazionamento del terreno da parte del geometra CADARIO Mario.
Il 14 novembre, con determinazione n° 206/02 del servizio Patrimonio del Comitato Centrale vengono impegnati la somma di € 258.228,45 (IMPEGNO n° 6898 del 29-11-02 su determina dirigenziale n° 206 del 14-11-02), annunciata della delibera della Giunta Esecutiva Nazionale.

2003
In data 3 febbraio 2003 viene ritirata la concessione edilizia n°174/02 rilasciata dal Comune di Nichelino.
Il 10 giugno viene trasmesso dal Comitato Centrale l’atto notarile con il quale è stato nominato il procuratore speciale, dott. Calvano Antonino, per la stipula del contratto di acquisizione del diritto superficiario concesso dal Comune di Nichelino che verrà stipulato dal notaio CIURCINA Rosario nello stesso mese.
In data 18 luglio la CRI Nichelino chiede indicazioni alla Provincia di Torino sulle figure professionali che daranno assistenza alla realizzazione dell’opera e in data 6 agosto la Presidente della Provincia di Torino d.ssa BRESSO Mercedes, in firma congiunta don il Direttore Generale FERRARELLI Giuseppe nominano la dott.ssa ATTANASIO Serena per la parte amministrativa e l’ing. PETRUZZI Sandro per la parte strettamente tecnica.
In data 23 dicembre la s.lla SALA invia la prima delle tante richieste di fondi per la realizzazione della nuova sede indirizzata la Presidente della fondazione CRT, dott. COMBA Andrea.

2004
In data 12 gennaio viene richiesta dalla CRI Nichelino il rinnovo della Concessione Edilizia 174/02 in quanto non sarà possibile iniziare i lavori prima del 2 febbraio.
Il 19 gennaio il Comitato Centrale (prot. 3588) richiede la stipula della convenzione con la Provincia di Torino per poter continuare l’iter procedurale e dopo circa 7 mesi di bozze scambiate tra Roma e Torino viene stipulata la convenzione in data 16 settembre a firma del dott. FOIETTA Paolo per la Provincia e del dott. Calvano Antonino per la CRI.
Nel frattempo vengono stipulati i disciplinari d’incarico, senza retribuzione, per gli altri professionisti impegnati nell’opera in data 15 luglio.
In data 24 maggio lo Studio Amiarante scrive delle difficoltà incontrate nel coordinamento delle varie figure professionali incaricate ed allega, per ciascuna di essa, l’elenco della documentazione da produrre al fine della stesura del progetto esecutivo da consegnare alla Provincia di Torino.
Il 1 dicembre viene richiesta al comune di Nichelino una ulteriore rinnovo alla concessione edilizia n°174/02 in quanto non sarà possibile iniziare i lavori prima del 2 febbraio 2005.

Il 6 dicembre la Provincia ha provveduto alla verifica del progetto preliminare e in 9 dicembre si è fissata una riunione tecnica con tutti i professionisti interessati al fine di coordinare la consegna degli elaborati relativi al progetto esecutivo.
In data 17 dicembre viene inviata una mail al P.I. Sarà al fine di richiedere la copia digitale del progetto degli impianti e si fissa un sopralluogo nella zona dei lavori con i tecnici della Provincia atto ad effettuare un indagine più approfondita sulle altimetrie del lotto in funzione dello smaltimento delle acque.

2005
In data 5 gennaio la Commissione Edilizia esprime parere favorevole all’ulteriore rinnovo alla concessione n°174/02, che verrà definitivamente approvata in data 29 aprile con il Permesso di Costruire n°261/04.
In data 12 gennaio lo Studio Amirante avvisa via fax il P.I. Sarà che è fissata una riunione per verificare le quote altimetriche in data 17 gennaio, presso gli uffici della Provincia.
In data 31 gennaio si è resa indispensabile una variante alla concessione n°174/02 inquanto, a seguito degli approfondimenti del progetto sviluppati in collaborazione con la Provincia, si è ritenuto di sollevare il piano finito interrato ad una quota di -2,5 metri dal piano strada, in quanto nella relazione geologica tale quota è considerata di sicurezza rispetto a eventuali eccezionali risalite della falda.
Nello stesso giorno la CRI Nichelino richiede al Comune di Nichelino di approvare il progetto di variante alla concessione n°174/02, che verrà approvata definitivamente inglobando le ultime modifiche altimetriche in data 29 aprile con il Permesso di Costruire n°35/05 rilasciato in data 23 maggio.
Nel contempo il Vds PETACCIA Paolo, esaminandole ultime tavole tecniche relative alla piante del piano interrato – adibito ad autorimessa - nota che la disposizione dei pilastri derivante dal progettazione delle strutture in cemento armato rende praticamente impossibile la manovra dei mezzi e chiede allo Studio Amirante una riunione tecnica con l’ing. Rinaldis al fine di risolvere le problematiche. C’è inoltre da precisare che l’elevato numero dei pilastri si è reso necessario per adeguare la struttura alla vigente normativa antisismica. Nella riunione del 7 aprile a cui hanno partecipato un collaboratore dell’Studio Amirante, il vds Petaccia, l’ispettore dei vds di Nichelino DEMICHELIS Lino ed infine l’ing. Rinaldis si sono enunciati le possibili soluzioni per modificare le posizioni finali dei pilastri.
In data 11 aprile lo Studio Amirante, a firma dell’architetto AMIRANTE Alessandro enuncia che una nuova distribuzione dell’interrato comporta la redazione di una nuova Variante da presentare al Vigili del Fuoco e al Comune di Nichelino oltre all’ottenimento di un nuovo Permesso di Costruire, e della relativa documentazione. Ciò avrebbe comportato l’allungamento dei tempi tecnici oltre che a rivedere i compensi professionali dello studio di architettura.
Determinato quanto sopra la CRI Nichelino ha preferito continuare con il progetto Amirante a lotti, in quanto già avviato verso la definitiva redazione del progetto esecutivo.

In data 15 giugno lo Studio Amirante comunica la difficoltà nel collaborare con gli altri professionisti e sottolinea che il loro studio è incaricato della solo progettazione architettonica dell’opera e non ha responsabilità contrattuali sull’operato altrui; precisano inoltre la loro consegna del progetto architettonico finale all’ing. Rinaldis ed al P.I. Sarà in data 10 giugno e garantiscono la loro consegna per luglio.
Nei mesi tra luglio e agosto verranno presentati i progetti esecutivi di tutti i professionisti incaricati, tranne il piano di sicurezza, e consegnati, in data 2 agosto, alla Provincia di Torino per la verifica.
Il 28 di settembre l’ufficio tecnico di assistenza ai comuni della Provincia, con lettera a firma dell’ing. PETRUZZI inviata alla CRI e p.c. all’architetto Amirante Alessandro – considerato erroneamente dall’ing. Coordinatore del gruppo di progettazione - , elenca le innumerevoli problematiche evidenziate in fase di verifica degli elaborati consegnati ed elenca la procedura da eseguire per poter continuare iter procedurale .
In data 3 ottobre lo l’arch. Amirante precisa alla Provincia e p.c. alla CRI Nichelino di non essere il coordinatore del gruppo di progettazione della nuova sede CRI, ma incaricato della sola progettazione architettonica e si rende disponibile all’aggiornamento degli elaborati per quanto di sua competenza.
In data 4 novembre la CRI Nichelino richiede la restituzione degli elaborati consegnati alla Provincia, annunciando l’intenzione di una revisione degli incarichi professionali atta ad individuare una figura professionale unica che assuma una responsabilità contrattuale della formulazione finale del progetto esecutivo, della direzione dei lavori e di tutto ciò che concerne la realizzazione dell’opera, in quanto previsto della legislatura vigente in materia di opere pubbliche (legge 109 dell’11 febbraio 1994 e s.m.i.).
In una riunione svolta nel mese di novembre alla quale erano presenti l’archittetto Amirante, un suo collaboratore, il vds Petaccia e la Presidente Sala fu proposto all’arch. Amirante questo incarico di coordinatore unico ma rifiutò, non credendo più nella collaborazione con gli altri professionisti incaricati.
In data 18 novembre la CRI Nichelino richiede di modificare il disciplinare d’incarico con lo studio Amirante e di terminare il rapporto con la consegna del progetto esecutivo architettonico .
In data 14 dicembre viene stipulato tra la CRI Nichelino e lo studio Amirante, nella figura dell’arch. Amirante Alessandro, l’integrazione e modifica al disciplinare del 20 dicembre 2002, modificando l’importo da corrispondere per la prestazione a € 36.712,00 (iva e contributi esclusi) , € 4604 in meno del primo incarico; vengono inoltre consegnate le copie del progetto architettonico esecutivo.
Nel frattempo il 19 dicembre vengono spedite le buste relative alla gara di affidamento della progettazione esecutiva e direzione lavori per la costruzione della Nuova sede CRI, che riassumendo comportava la verifica ed accettazione della responsabilità di tutti gli elaborati prodotti dai vari professionisti, integrandoli e modificandoli eventualmente, per poterli consegnare in un secondo tempo alla Provincia di Torino. L’aggiudicazione avverrà a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa partendo da un importo massimo forfettario di €49.000,00 (iva e contributi inclusi) a cui dovrà essere detratto lo sconto offerto dai singoli professionisti.

2006
In data 18 gennaio vengono aperte le buste della gara ed affidato l’incarico all’ing. RINALDIS, in forza dell’offerta economicamente più vantaggiosa proposta (€47.530,00 iva e contributi inclusi).
Il disciplinare verrà firmato in data 15 marzo dopo l’approvazione della delibera da parte degli organismi CRI Provinciali.
In seguito ad analisi tecniche dell’elaborato architettonico dell’arch. Amirante ed evidenziata la difficoltà di realizzare l’opera con componenti prefabbricati in direttivo CRI di Nichelino ha ritenuto di modificare il progetto preliminare, regolarizzando il più possibile la geometria e riducendo al minimo il numero di pilastri, in modo tale da poter realizzare l’opera interamente in componenti prefabbricati, riducendo i tempi e stabilizzando i costi effettivi di realizzazione. I vertici del Comune di Nichelino accettano verbalmente le modifiche nella riunione tenutasi il giorno 15 marzo.
Il 29 marzo la CRI Nichelino richiede allo Studio Rinaldis di presentare una proposta di parcella relativa alle prestazioni professionali aggiuntive (redazione di un nuovo progetto preliminare e definitivo) rispetto a quelle stabilite dal disciplinare del 8 marzo, ma nessun nuovo atto verrà siglato .
Il 10 aprile la CRI, come stabilito dal disciplinare d’incarico del 15 marzo, consegna allo studio Rinaldis le specifiche tecniche richieste per la struttura e in data 11 aprile viene consegnato al Comune il nuovo progetto preliminare , composto anch’esso da due lotti.
Il data 20 aprile la CRI Nichelino scrive al Comitato Centrale per aggiornalo degli ultimi sviluppi e chiedendo un incontro con la d.ssa Ferretti e l’ing. Panzironi per evidenziare dettagliatamente le motivazioni dei cambiamenti effettuati e richiedere la procedura da effettuare per accendere un finanziamento per coprire il disavanzo tra i fondi accantonati dal Comitato di Nichelino il contributo di € 258.228,45 del Comitato Centrale e l’importo totale presunto del primo lotto dell’opera (c.a. €1.050.000,00 iva escusa).
Il 3 maggio si convoca la suddetta riunione, dove l’ing. Panzironi esclude in maniera categorica la possibilità della CRI di accendere mutui o finanziamenti, in quanto le nuove direttive sul contenimento del debito pubblico emanate dal Consiglio Direttivo Nazionale lo vietassero.
Detto ciò la CRI Nichelino si è rivolta al proprio Comune per chiedere, oltre ad approvare il nuovo progetto preliminare e relativo schema di convenzione modificato in termini di scadenze, la possibilità che l’Ente emetta garanzia fidejussoria a favore della CRI al fine di poter accendere il finanziamento per coprire il disavanzo e realizzare l’opera. Il Comune ha accettato questa possibilità, ma ha richiesto alla CRI Nichelino il riqualificamento urbano di tutta l’area assegnatagli, eliminando le strutture prefabbricate attualmente in uso, indispensabili per il funzionamento del Comitato anche avendo già realizzato il primo lotto della struttura. Si è dunque modificato ulteriormente il progetto preliminare aggiungendo i locali essenziali che erano compresi nel secondo lotto(uffici amministrativi, garage mezzi pesanti e nautici), inmodo da poter riqualificare completamente la zona, e portando il costo dell’opera a €1.190.000,00 (iva e contributi esclusi).
Il nuovo, e ultimo, progetto preliminare di Rinaldis è stato consegnato al Comune di Nichelino in data 2° luglio e sarà approvato nel Consiglio Comunale n° 69 del 30 ottobre inserendo l’art. 12 in cui il Comune si riserva la possibilità di rilasciare garanzia fidejussoria a favore della Croce Rossa Italiana.

2007
In data 5 gennaio la CRI Nichelino informa il Comitato Centrale dei nuovi sviluppi, richiedendo la possibilità di stipulare l’atto notarile per la nuova convenzione. In seguito a comunicazioni telefoniche tra la d.ssa Ferretti e l’ing. Petaccia si esprimeva l’impossibilità di procedere alla stesura di una nuova procura in quanto erano necessari ulteriori documenti che verranno elencati nella comunicazione del Comitato Centrale ricevuta il 19 aprile (prot. 26091/07). In tale comunicazione si evidenzi la necessità di ottenere l’autorizzazione a procedere da parte del Consiglio Direttivo Nazionale, dopo valutazione del relativo piano finanziario del nuovo progetto.
Inoltre sarà indispensabile adottare una nuova delibera del Consiglio direttivo della CRI Nichelino ” – i cui contenuti dovranno essere condivisi dal Comitato Provinciale e dal Comitato Regionale competenti - nella quale siano riassunti i termini dell’operazione prospettata in precedenza (facendo riferimento ai pressi atti deliberativi) aggiornando nella stessa i costi di realizzazione del progetto (atteso il tempo trascorso), ed il conseguente piano finanziario formulato a copertura della spesa prevista”.

Dal 2010
Nel 2010 sono iniziati i lavori per la costruzione della nuova sede del Comitato Locale di Nichelino. La nuova sede è stata inaugurata il 26 ottobre 2012, alla presenza di molte autorità di Croce Rossa e pubbliche.

 

CROCE ROSSA ITALIANA
Comitato Di Agrate

Viale delle Industrie, 77
20864 Agrate Brianza (MB)

Tel: 331.502.09.72
Mail: cl.agrate@cri.it
PEC: cl.agrate@cert.cri.it

CF e P.i.v.a. 08466360966

Informazioni generiche: cl.agrate@cri.it

Informazioni per diventare Volontario Croce Rossa Italianagaia.cri.it

 

 

Delegato Area 1
Sara Radaelli
cl.agrate.salute@lombardia.cri.it
Delegato Area 2
Stella Torraco
cl.agrate.sociale@lombardia.cri.it
Delegato Area 3
Mario Mauri
cl.agrate.emergenza@lombardia.cri.it
Delegato Area 4
 
cl.agrate.principi@lombardia.cri.it
Delegato Area 5
Magda Paciullo
cl.agrate.giovani@lombardia.cri.it
Delegato Area 6
Adriano Benini
cl.agrate.sviluppo@lombardia.cri.it

 

Il Comitato CRI di Nichelino è operativo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, per offrire alla cittadinanza il miglior servizio possibile, garantendo il servizio anche a tutte le associazioni e le organizzazioni con le quali sono state stipulate delle convenzioni.
Chi vuole prestare servizio nella nostra associazione, deve sapere, che è richiesto un impegno minimo di un turno alla settimana. Sono fatte salve eventuali impedenze documentate da concordare con il Presidente ed il Delegato di Area competente.
Il Volontario, al termine del corso di accesso, deve decidere il turno che intende seguire. Può scegliere tra:

•Turno Diurno
Il turno diurno copre tutti i giorni feriali dalle 7.00 alle 20.00.
Si divide in turno del mattino (dalle 7 alle 13) e turno del pomeriggio (dalle 13 alle 20). Il volontario che svolge turno nel diurno segna la propria disponibilità settimanale in un apposito calendario.

•Turno Notturno/Festivo
Il turno notturno copre tutte le notti dalle 20.00 alle 7.00 e tutte le domeniche ed i festivi. Il notturno è diviso in 8 squadre con un calendario annuale prefissato. Il volontario che svolge turno notturno viene assegnato ad una squadra e deve seguire la turnazione di quella squadra. In caso di impossibilità a svolgere un determinato turno deve chiedere un cambio ad un volontario di pari mansione di un’altra squadra.

•Turno del Sabato
Il turno del Sabato copre tutti i sabati dell’anno, festivi compresi, dalle ore 07.00 alle ore 20.00.
Il Volontario che deve assentarsi dal servizio per un periodo compreso tra 8gg e 90gg, deve comunicarne l’assenza al Presidente del Comitato tramite posta elettronica, all’indirizzo nichelino@cri.it, indicando: Cognome, Nome, periodo di assenza, motivazione e recapito telefonico oppure, in caso di impossibilità all’utilizzo della posta elettronica, lasciando un appunto con i dati sopra citati nel cassetto del Presidente.
Eventuali assenze che si dovessero protrarre oltre i 90gg, devono essere comunicate tramite il portale CRI “GAIA”, richiedendo l’iscrizione in ruolo di riserva.
I soci che si iscrivono in ruolo di riserva:
• hanno il divieto assoluto a svolgere qualsiasi tipo di servizio;
• devono riconsegnare entro 5 giorni dalla richiesta tutto il materiale CRI in Loro uso (divisa, patente, badge, ecc…) ad eccezione del tesserino di riconoscimento (se posseduto);
• per poter tornare in servizio attivo devono comunicare la propria volontà al rientro in forma scritta tramite mail indirizzata al Comitato Locale (nichelino@cri.it) e per conoscenza al Delegato Area 6 (area6@crinichelino.it) e all’Ufficio Soci (ufficio.soci@crinichelino.it) e attendere l’autorizzazione del Presidente per il rientro in servizio attivo;
• possono partecipare alle assemblee;
• mantengono la prerogativa di elettorato attivo;
• devono comunque provvedere al pagamento della Quota Associativa annuale nelle scadenze previste per non perdere la qualifica di Socio.
Come stabilito dall’art. 7, comma 5, del “Regolamento sull’Organizzazione, le Attività, la Formazione e l’Ordinamento dei Volontari”, il Volontario CRI può rassegnare le dimissioni:
•per iscritto, in qualsiasi momento (dimissioni volontarie);
• per mancato pagamento, entro i termini previsiti, della quota associativa annuale (dimissioni tacite).
In ogni caso, il Volontario dovrà provvedere alla restituzione di tutto il materiale CRI in Suo possesso (divisa e capi di abbigliamento di varia natura, badge, patente cri, ecc..) entro 10 giorni dalla data di rassegnazione delle dimissioni.
La mancata restituzione della divisa e dei capi di abbigliamento con impressi simboli di Croce Rossa comporta l'invio di un esposto scritto alla P.G. locale (in quanto trattasi di un tipo di abbigliamento che potrebbe prestarsi ad un utilizzo improprio).
Successivamente alla dimissione, l’ex-socio ha la facoltà di re-iscriversi nuovamente alla Croce Rossa Italiana, regolarizzando l’iscrizione attraverso il pagamento della Quota Associativa relativa all’anno solare in corso. Saranno fatti salvi i titoli acquisiti in precedenza (non sarà necessario frequentare nuovamente i corsi di formazione già effettuati).
L’inserimento operativo sarà condizionato dall’effettiva padronanza delle manovre di primo soccorso, che saranno valutate dal Delegato alla Formazione, il quale potrà disporre l'inserimento immediato nei normali turni di servizio o posticiparlo successivamente ad uno specifico programma di aggiornamento.

Le aree di intervento


La nostra associazione, in ottemperanza agli Obiettivi Strategici 2020, emanati dal Movimento Internazionale della Croce Rossa, si divide nelle seguenti aree di intervento:
• Area I – Salute
• Area II – Sociale
• Area III – Emergenza
• Area IV – DIU (NON PRESENTE)
• Area V – Gioventù
• Area VI – Sviluppo

Alla data di approvazione della presente carta dei servizi, sono nominati quali Delegati Locali di Area:
• Area I – Dott.ssa GHO Cristina
• Area II – BRANDIU Gisela
• Area III – MESTURINI William
• Area V – SCIASCIA Sabrina
• Area VI – DEMICHELIS Pasqualino

Diventa volontario

 

Per diventare volontario della Croce Rossa Italiana occorre lasciare i propri contatti alla sede più vicina. Al primo corso disponibile sarai ricontattato per partecipare alla presentazione (gratuita) durante la quale saranno illustrate le modalità e gli argomenti trattati. Al termine del corso riceverai un attestato di partecipazione e, previo superamento di un esame, diventerai Volontario della Croce Rossa Italiana.

 

Sono già Volontario

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